Appenninica 2023: Due giorni di immersione nelle Scienze Naturali a Costacciaro

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Il Gruppo Umbro Mineralogico Paleontologico, il Comune e l’Università degli Uomini Originari uniscono le forze per la IV edizione di Appenninica

Questo fine settimana, Costacciaro si trasformerà in un hub per studiosi e appassionati di geologia, storia, botanica e paleontologia.

Il Gruppo Umbro Mineralogico Paleontologico, il comune di Costacciaro e l’università degli uomini originari hanno unito le forze per organizzare la IV edizione di Appenninica, un evento dedicato alle Scienze Naturali nell’Appennino.

L’evento, che si svolgerà sabato 20 e domenica 21 Aprile 2024, avrà come epicentro il nuovo museo del parco del Monte Cucco, che comunque con tutti i soldi spesi poteva essere fatto meglio, a nostro avviso era molto meglio prima, con i suoi bei pannelli illustrativi invece di stanze asettiche.

Sabato 20, studiosi e appassionati si incontreranno per discutere di Geologia, Paleontologia, Mineralogia, Speleologia e Paesaggio, tutti argomenti strettamente legati all’Appennino umbro-marchigiano, un’area ricca di patrimonio ambientale dalle notevoli attitudini geologiche e naturalistiche.

Costacciaro, sede del convegno, rientra nel territorio del Parco del Monte Cucco, un’area naturale protetta il cui attrattore principale è il Monte Cucco, un vero e proprio “monumento” naturale.

La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale (UNESCO) siglata a Parigi nel 1972, infatti, cita tra i patrimoni naturali “i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche oppure da gruppi di tali formazioni, le formazioni geologiche e fisiografiche“.

La valorizzazione del patrimonio geologico rappresenta un’azione fondamentale a livello internazionale e nazionale nell’ambito delle politiche di pianificazione e gestione delle risorse naturali.

L’area naturale protetta del Parco del Monte Cucco si presenta come una risorsa naturalistica e paesaggistica di alto valore, inserita in un sistema ricco di zone particolarmente pregiate dal punto di vista paesaggistico e ambientale.

Domenica 21, l’associazione Tramontana guiderà i partecipanti alla scoperta delle bellezze del territorio, con un’escursione alla Grotta di Monte Cucco.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare le pagine social del comune di Costacciaro, del Gruppo Umbro Mineralogico Paleontologico e di Appenninica, oppure contattare il numero 3341546609.

Appenninica si pone l’obiettivo di divulgare il Patrimonio Naturalistico nelle Aree Protette, Parchi e Geoparchi, affrontare il tema delle scienze naturali come risorsa per un turismo sostenibile, e confrontarsi con le nuove strategie di divulgazione.

Un’occasione imperdibile per chiunque sia interessato alle Scienze Naturali e alla loro importanza nel contesto del turismo sostenibile.

Il Programma:

Venerdì 19 APRILE 2024
ORE 10
UN DINOSAURO A COSTACCIARO
CUCCIOLO DI TRICERATOPO AL TEATRO SAN MARCO CON OMAGGIO AD ALUNNI E STUDENTI

CONCORSO FOTOGRAFICO:
UN DINOSAURO A COSTACCIARO
ORE 19,30 CENA

SABATO 20 APRILE 2024

ORE 9:30. INIZIO LAVORI E PRESENTAZIONE DELLE AUTORITA’.

ORE 10:00. INIZIO CONVEGNO

ORE 10.00. ROLFO MARIO & -GOTTI SERGIO Università Tor Vergata– «La grotta di Cisterna»

ORE 10,30 TAVARNELLI ENRICO – Università di Siena– Strutture geologiche area Monte Cucco e Appennino

ORE 11,00 MONACO PAOLO – già Docente presso Università degli studi di Perugia– «Una traccia fossile emblematica: Zoophycos»

ORE 11,30 LUCA BUSSOLATI -FUGS – “Catasto Speleologico dell’Umbria”
Domenica 21 Aprile

ORE 12,00 GUERRA ROMANO “ LXX

“ ORE 12:30 CONSEGNA ALBO D’ORO e PAUSA PRANZO

ORE 14:00 CAPASSO LUIGI – Università di Chieti– “Pesci Fossili del Libano”

ORE 15:00 FORLI MAURIZIO- “Storia dei fossili attraverso i secoli, dal folclore alla scienza”

ORE 15,30 BANI MARCO- «Libro Speleologia Monte Nerone»

ORE 16,00 ANGELINI JACOPO– «Ambiente e Monachesimo»

ORE 16,30 BALDASSARRE DANIELE Il Lazio del calcare… ed oltre”

ORE 17:00 – GUERRA LAURA “le ceraunie: alle origini della paletnologia”

ORE 17:30 MARSIGLI SANDRO “Mar Samoggia, geologia di una valle. Quando la Valsamoggia era coperta da mare”

ORE 18:00 CONCLUSIONE LAVORI

ORE 19,30 CENA FRA AMICI GEO- PALEONTOLOGI PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 3385664463
(COSTO 30 €)

Domenica: escursioni e visite guidate

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Turista francese sorpresa a Elmas con souvenir illegali: stalagmiti, conchiglie e ciottoli

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Violata la legge regionale sulla tutela ambientale, per la donna sanzioni e denuncia

Nella foto di repertorio: Concrezioni

Una turista francese è stata fermata presso l’aeroporto di Cagliari-Elmas mentre tentava di rientrare a Parigi con un bagaglio contenente souvenir illegali.

La donna aveva infatti con sé 8 pezzi di stalagmiti di varie dimensioni, oltre a conchiglie e ciottoli di mare sottratti da grotte e spiagge sarde.

L’operazione congiunta tra l’ufficio dogane e i militari della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta di questo tesoro naturale illegalmente asportato.

La turista ha ammesso di aver staccato le stalagmiti dalla grotta di Su Mannau di Fluminimaggiore, un’area protetta facente parte di un ampio complesso carsico formatosi nel periodo Cambriano e tutelato dalla legge regionale del 7 agosto 2007.

Nel bagaglio della donna sono state trovate anche 4 conchiglie e 66 ciottoli di mare, asportati rispettivamente dalle spiagge di Su Giudeu a Chia e Tuerredda.

Questo gesto viola la Legge Regionale Sardegna n. 16 del 28 luglio 2017, che vieta espressamente l’asportazione e la detenzione di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare in assenza di regolare autorizzazione o concessione rilasciata dalle Autorità competenti.

Per questo tipo di reati, la sanzione amministrativa può arrivare fino a 3mila euro. È stato disposto anche il sequestro amministrativo di quanto illecitamente asportato.

La turista dovrà ora rispondere della sua condotta all’autorità giudiziaria per il reato di “distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto”.

Questo episodio mette in luce l’importanza della tutela ambientale e della salvaguardia delle bellezze naturali sarde.

Un monito per tutti i turisti a rispettare le leggi e l’ambiente, evitando di portare via souvenir illegali dai luoghi visitati.

Fonte e articolo originale: L’Unione Sarda https://www.unionesarda.it/news-sardegna/provincia-cagliari/le-stalagmiti-staccate-dalla-grotta-protetta-di-su-mannau-come-souvenir-turista-francese-fermata-a-elmas-o2wc2inz

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EuroSpeleo Protection Symposium 2024: l’acqua nelle grotte e nei territori carsici al centro della scena

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Un invito a partecipare al 7° EuroSpeleo Protection Symposium in Slovacchia

La Federazione Speleologica Europea invita a partecipare al 7° EuroSpeleo Protection Symposium, che si terrà in Slovacchia dal 9 al 13 settembre 2024.

Il tema dell’evento sarà “WATER in Caves and Karst: Understanding – Vulnerability – Protection“, con un focus sui aspetti scientifici e tecnici dell’acqua nelle grotte e nei carsismi.

L’obiettivo è quello di promuovere la protezione e la conservazione di questi ambienti attraverso il contributo speleologico, lo scambio di best practice e la condivisione di conoscenze.

La Prima Circolare del Simposio, intitolato “WATER in Caves and Karst: Understanding – Vulnerability – Protection”, è disponibile sul sito web dell’evento all’indirizzo https://www.eurospeleo.eu/ECPC/wp-content/uploads/2023/12/7ESPS_2024_1circ_EN_v6.pdf.

Inoltre, è possibile scaricare il modulo di iscrizione e inviare gli abstract entro il 22 aprile 2024 (data estesa).

Il 7° EuroSpeleo Protection Symposium sarà un’importante occasione per i ricercatori, i professionisti e gli appassionati di speleologia di incontrarsi e discutere delle sfide legate alla presenza dell’acqua nelle grotte e nei carsismi.

La partecipazione all’evento sarà un’opportunità per approfondire le proprie conoscenze, confrontarsi con esperti del settore e contribuire alla protezione e alla conservazione di questi ambienti unici.

Per maggiori informazioni sul Simposio e sulle modalità di partecipazione, è possibile visitare il sito web dell’evento all’indirizzo https://www.eurospeleo.eu/ECPC/esps/, dove è possibile scaricare il primo Circolare e il modulo di iscrizione.

La Federazione Speleologica Europea invita tutti gli interessati a partecipare a questo importante evento internazionale.

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Speleologia, due numeri della rivista SSI ora disponibili gratuitamente online

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Un tuffo nel mondo sotterraneo con la Società Speleologica Italiana

Due numeri della rivista Speleologia, edita dalla Società Speleologica Italiana (SSI), sono ora liberamente consultabili e scaricabili in formato PDF dal sito web dell’associazione, all’indirizzo http://www.speleologiassi.it/.

Si tratta del numero 78 di febbraio 2018 e del numero 79 di luglio 2018, entrambi ricchi di articoli, reportage e approfondimenti sul mondo della speleologia.

Il numero 78 propone una serie di interessanti contributi, tra cui l’esplorazione del Ghiacciaio del Belvedere sulla Grigna, la Valle del Nosè nelle Alpi Apuane, il Supramonte in Sardegna, la Buca dei Francesi in Puglia e la Spedizione in Bosnia-Erzegovina. Inoltre, sono presenti articoli sul Catasto Sardo, sul ghiacciaio del Ferpècle, sulla Fenera in Kirghizistan, sulle Buche della Neve, sul Radon e sulla Giornata Nazionale della Speleologia 2017.

Non mancano approfondimenti sugli interventi del Soccorso Speleo, su Finalmentespeleo e sui 120 anni del Circolo Speleologico Idrologico Friulano, oltre alle esplorazioni nelle risorgenti in Croazia. Il numero 78 è scaricabile da http://www.speleologiassi.it/78-sommario/.

Il numero 79, invece, offre articoli sull’Omber, sul Tirfor-Bernardo Chiappa, sulla Reka-Timavo, sulla Grotta Novella, sulle grotte sarde A Grutta Da ‘Ntensa e A Grutta Da Sibbèrije, sull’Albania e sul ricordo di Badino. Sono presenti anche contributi sulla Val Giongo, sul Rio Flumineddu, sulla Luna d’Ottobre, sulla Papua e sulla Zubbia della piana di San Vito.

Inoltre, il numero 79 propone approfondimenti su temi quali la Cave microbial survey, la rappresentazione mentale del corpo negli speleologi, Scintilena, la visita del Presidente della Repubblica a Castellana, gli eventi “Cavo, cava…caves”, le grotte di Sant’Angelo Le Fratte e Speleoscienza 2017. Il numero 79 è scaricabile da http://www.speleologiassi.it/79-sommario/.

Entrambi i numeri della rivista Speleologia sono arricchiti da contenuti multimediali, disponibili agli stessi indirizzi sopra indicati.

Una preziosa occasione per approfondire la conoscenza del mondo sotterraneo e delle attività della Società Speleologica Italiana, che da oltre un secolo si occupa di esplorazione, ricerca, tutela e divulgazione nel campo della speleologia. Buona visione e buona lettura!

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Perugia Sotterranea: un viaggio nella geologia urbana attraverso l’archivio Rosati

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Una finestra sulla geologia del Colle di Perugia: la città sotterranea nella documentazione dell’archivio Rosati

Il Volume 16 della collana editoriale “Culture Territori e Linguaggi” dell’Università di Perugia presenta questa affascinante Perugia sotterranea, con immagini e relazioni inedite tratte dall’archivio personale di Enrico Rosati.

Il volume, intitolato “Una finestra sulla geologia del Colle di Perugia: la città sotterranea nella documentazione dell’archivio Rosati”, è scaricabile gratuitamente dal sito web della collana (http://www.ctl.unipg.it/issues/CTL_16.pdf).

Un tesoro nascosto sotto la città di Perugia è stato rivelato grazie alla documentazione tratta dall’archivio privato di Enrico Rosati, speleologo di grande esperienza e appassionato fotografo.

Questo archivio, messo a disposizione da Rosati stesso, contiene relazioni, disegni di rilievi e foto relativi all’attività esplorativa di alcune cavità artificiali del centro storico di Perugia, rappresentando così un importante contributo alla conoscenza del patrimonio ipogeo della città e una testimonianza dell’attività speleologica svolta in ambiente urbano nella Perugia degli anni ’70 e ’80.

L’attività esplorativa delle cavità artificiali di Perugia, svolta da Enrico Rosati insieme ad altri speleologi, per lo più appartenenti al Gruppo Speleologico CAI Perugia (GS CAI PG), è stata sistematica, accurata e volutamente documentata.

L’obiettivo era quello di costituire un elenco delle cavità artificiali, sul modello dell’elenco delle cavità naturali già strutturato nel Catasto Speleologico dell’Umbria, precorrendo l’attuale Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali curato dalla Società Speleologica Italiana – Commissione Nazionale delle Cavità Artificiali (SSI – CNCA).

L’esplorazione di cunicoli, pozzi e cisterne richiede l’impiego delle tecniche di progressione speleologiche, fino alle difficili immersioni speleo-subacquee.

La documentazione fotografica di Enrico Rosati evidenzia in particolare l’evoluzione delle tecniche di progressione in ambienti verticali e lo storico passaggio dalle scalette alla sola corda, tecnica introdotta proprio tra gli anni ’70 e ’80.

Le cavità artificiali di un territorio rappresentano un vero e proprio patrimonio, non solo storico, sociale e antropologico, ma anche geologico.

In alcuni casi, queste cavità svolgono ancora la funzionalità per cui sono state create, come le opere di captazione delle acque sotterranee di falda o le gallerie di transito, oppure sono state recuperate e valorizzate turisticamente, consentendone l’accesso al pubblico.

Un esempio emblematico è il Pozzo Etrusco di Piazza Piccinino, aperto al pubblico grazie al contributo determinante del GS CAI PG. I visitatori che si avventurano in questo importante sito archeologico vivono un’esperienza emozionale e sensoriale unica, trovandosi improvvisamente sotto palazzi e piazze del centro storico, tra odori di umido, suoni d’acqua, architetture etrusche e gallerie anguste.

Sono le stesse emozioni che prova lo speleologo quando si addentra nel cuore della terra, spinto dalla curiosità e dal desiderio di conoscere.

Emozioni che si possono rivivere sfogliando l’archivio di Enrico Rosati.

Un’opportunità imperdibile per addentrarsi nella geologia urbana di Perugia e scoprire i segreti nascosti sotto la città.

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Educational per Guide Ambientali Escursionistiche: alla scoperta del turismo ecosostenibile nelle grotte

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Due incontri formativi gratuiti per promuovere il patrimonio carsico e le opportunità di collaborazione nel turismo esperienziale

Il CEAS Scuola Parchi Romagna e La Nottola Aps-Asd organizzano due incontri formativi rivolti alle Guide Ambientali Escursionistiche (G.A.E.) per rafforzare la consapevolezza sulle potenzialità del turismo ecosostenibile legato alle grotte e al carsismo.

Grazie al recente riconoscimento UNESCO di “Patrimonio Mondiale”, questi luoghi offrono tante possibilità di collaborazione correlate al turismo esperienziale e all’outdoor education.

Il primo appuntamento si terrà lunedì 22 aprile presso la Grotta del Re Tiberio, mentre il secondo incontro è previsto per lunedì 6 maggio alle Grotte di Onferno.

Entrambe le giornate formative saranno dedicate all’approfondimento delle tematiche legate al turismo sostenibile e alle opportunità offerte dal patrimonio carsico.

L’iscrizione agli incontri è gratuita e riservata esclusivamente alle Guide Ambientali Escursionistiche.

Per partecipare, è necessario registrarsi al seguente link: https://tinyurl.com/educationalGAE2024. Al termine degli incontri, verrà rilasciato un attestato di partecipazione valido per i crediti formativi.

Per maggiori informazioni è possibile contattare i seguenti recapiti:

Questi incontri formativi rappresentano un’importante occasione per le Guide Ambientali Escursionistiche di approfondire le proprie conoscenze sul turismo ecosostenibile legato alle grotte e al carsismo, nonché di scoprire nuove opportunità di collaborazione nel settore del turismo esperienziale e dell’outdoor education.

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Laboratorio di Archeologia Preistorica: Un Viaggio nel Passato Remoto

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Roma, 18 Aprile 2024 – È iniziata la XX edizione del Laboratorio didattico di Archeologia Preistorica presso la cattedra di Preistoria del professor Mario Federico Rolfo dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Un’occasione unica per gli studenti di approfondire le loro conoscenze sul Paleolitico e conoscere da vicino le metodologie di ricerca applicate in questo campo.

Tra geo-scienze e archeometria: un percorso alla scoperta del passato

Il laboratorio, che si terrà nella prima metà di aprile e nel mese di maggio, si concentrerà su tre tematiche principali: l’industria litica, le geo-scienze e la geo-archeologia, e l’archeometria.

Attraverso tre moduli laboratoriali di due ore ciascuno, gli studenti avranno la possibilità di esplorare questi aspetti del passato remoto in modo pratico e coinvolgente.

Moduli laboratoriali: un approfondimento a tutto tondo

Il primo modulo, tenuto da D. Guglietta, M.L. Putignano, E. Di Luzio e A. Pietrosante, si svolgerà presso il CNR-IGAG di Montelibretti e si concentrerà sul telerilevamento e l’analisi territoriale.

Gli studenti impareranno a utilizzare queste tecniche per geolocalizzare le materie prime e i manufatti archeologici.

Il secondo modulo, tenuto da S. Rosselli e A. Ferracci, si terrà presso l’Università Tor Vergata e si focalizzerà sulla tecnologia ceramica nel Neolitico.

Gli studenti avranno l’opportunità di conoscere le diverse tecniche di produzione della ceramica e di analizzarne i resti archeologici.

Il terzo e ultimo modulo, tenuto da A.M.Conte, M.Paciucci e L.Monaco, si svolgerà presso il CNR IGAG di Sapienza Università di Roma e si concentrerà sulle tecnologie applicate ai reperti archeologici.

Gli studenti impareranno a utilizzare diverse tecniche di analisi, come la spettrometria X e la microscopia elettronica a scansione, per studiare i reperti archeologici in modo dettagliato.

Un’occasione preziosa per la formazione degli archeologi del futuro

Il Laboratorio di Archeologia Preistorica rappresenta un’occasione preziosa per gli studenti di approfondire le loro conoscenze sul Paleolitico e di acquisire competenze pratiche nelle metodologie di ricerca archeologica.

L’esperienza del laboratorio contribuirà alla formazione di futuri archeologi in grado di affrontare le sfide dello studio del passato remoto con metodo scientifico e rigore.

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Vita nascosta 800 metri sotto terra: una scoperta rivoluzionaria

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Una nuova metodologia scientifica svela l’attività microbica nelle profondità della Terra

A circa 800 metri sotto la superficie terrestre, un mondo microbico fiorente è stato recentemente portato alla luce da un team di scienziati.

Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, apre nuove prospettive nella comprensione della vita in condizioni estreme e del ruolo che questi organismi giocano nei processi globali, come il ciclo del carbonio.

La ricerca, finanziata dal programma EPSCoR della NSF e condotta in collaborazione con il Desert Research Institute e l’Università del New Hampshire, si è concentrata su una specie di batterio consumatore di solfato presente in un acquifero profondo sotto la Valle della Morte.

Grazie all’utilizzo di una metodologia innovativa, i ricercatori hanno scoperto che questo batterio non è solo l’organismo più abbondante, ma anche il più attivo in questo ambiente privo di ossigeno.

La nuova metodologia, che collega direttamente il patrimonio genetico dei microbi alla loro funzione, rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione delle dinamiche delle comunità microbiche.

Questa tecnica, adattata dalla scienza biomedica, ha permesso di isolare rapidamente i microbi viventi dai campioni d’acqua dell’acquifero utilizzando la citometria a flusso.

Marcando questi microbi con un composto specifico che si illumina sotto il laser della citometria a flusso durante le reazioni chimiche, i ricercatori sono stati in grado di misurare direttamente l’attività cellulare.

I risultati dello studio mostrano una notevole varietà di livelli di attività tra i membri individuali di queste comunità microbiche.

Questa metodologia ha anche trovato applicazione nello studio dei microbi nell’acqua di mare, rivelando che una piccola frazione di microorganismi è responsabile del consumo della maggior parte dell’ossigeno nell’oceano.

In futuro, i ricercatori prevedono di estendere questa metodologia allo studio di altre reazioni anaerobiche e a nuovi ambienti, inclusi i sedimenti lungo la costa del Maine.

Un progetto correlato finanziato dalla NASA testerà questa metodologia nel sottosuolo profondo sotto l’oceano, aprendo potenzialmente la strada a possibili applicazioni su altri pianeti.

Questa scoperta non solo amplia le nostre conoscenze sulla vita microbica nelle profondità della Terra, ma apre anche nuove prospettive per lo studio di ambienti estremi e potenzialmente per la ricerca di vita su altri pianeti.

Fonte e articolo originale: https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2309636121

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Esplora il Mondo Sotterraneo: Il 17° Corso di Speleologia del GS Lunense a Spezia

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Al via un nuovo corso di primo livello nel Levante ligure

Si parte domenica 21 aprile con la speleogita alla Grotta Lunga di Sant’Antonio a Pignone

Organizzato dal Gruppo Speleologico Lunense in collaborazione con la Società Speleologica Italiana, parte il 2 maggio prossimo, con una giornata in palestra, il 17° Corso di avviamento alla Speleologia.

Ogni corso è un’avventura unica ed irripetibile: fa provare l’ebbrezza di cavalcare le onde sotterranee e conduce piano piano ad esplorare il nuovo mondo della speleologia.

Non è solo opportunità di apprendimento, ma anche momento di costruzione di nuove passioni e nuove amicizie.

Il corso si svolgerà durante l’intero mese di maggio, con 5 lezioni teoriche presso la suggestiva sede del Gruppo, il “Fortino dei Lunensi”: l’opera fortificata Castellazzo, a Spezia, in Via Montalbano 135/B.

Ogni giovedì, si introdurranno i partecipanti alla speleologia a tutto tondo, dalla sicurezza all’aspetto sportivo, dagli approfondimenti scientifici ai focus naturalistici.

La parte pratica del corso è altrettanto coinvolgente: 2 sessioni di palestra speleologica, per avvicinarsi all’attrezzatura e alla tecnica, e 3 uscite in grotta tra la provincia della Spezia e le splendide Alpi Apuane.

L’età minima per partecipare è di 15 anni. Occorre l’iscrizione alla SSI – Società Speleologica Italiana – e un certificato medico per attività sportiva non agonistica.

Non sono richieste precedenti esperienze, ma è necessaria una minima capacità di movimento su terreno impervio.

Gli allievi saranno formati e guidati da istruttori qualificati e saranno dotati, per il corso, di appropriata attrezzatura: caschi con impianto di illuminazione, attrezzi per discesa e risalita, corde adatte alla progressione.

La quota di iscrizione è di € 200,00, inclusi il noleggio dell’attrezzatura, l’assicurazione, l’iscrizione alla SSI e l’utilizzo del materiale tecnico e didattico.

Le spese per spostamenti, vitto e materiale personale sono a carico dei partecipanti.

Informazioni più dettagliate possono essere richieste via mail ad
[email protected] o a mezzo WhatsApp al numero 3484780115 (Daniele).

Le sorprese non sono finite: questa domenica, 21 aprile, alle h. 10:00 ed alle 11:30, partono 2 speleogite – anteprima del corso – alla Grotta Lunga di Sant’Antonio, previa iscrizione e copertura delle spese assicurative.

L’iniziativa, che vede il patrocinio della Proloco e del Comune di Pignone (SP), fa da corollario ad altri coinvolgimenti interessanti: sfida di orientamento, caccia alle lanterne per famiglie e bambini, giochi gonfiabili con animazione e possibilità di mangiare in compagnia le prelibatezze locali (Pignone è famoso per la salsiccia, le patate, i fagioli e le cipolle: vale la pena).  

Marina Abisso

GS Lunense – SpeleoClub Ribaldone

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Viaggio al centro della terra: il fascino dell’archeologia ipogea

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Approfondimenti sulla speleo-archeologia e la tutela dei beni culturali nelle grotte italiane

Foto: Grotta della Monaca, Sant’Agata di Esaro, Cosenza (foto Felice Larocca)

Narni, 17 aprile 2024 – Proseguono gli incontri del “Viaggio al centro della terra”, l’affascinante percorso organizzato dal Gruppo Speleologico UTEC NARNI e dal Gruppo Speleologico Terre Arnolfe di Cesi.

Venerdì 19 aprile 2024, alle ore 21:00, presso i locali Ex Refettorio del DIGIPASS in Piazza dei Priori a Narni, si terrà una serata di approfondimento dedicata alla speleo-archeologia.

Il primo intervento, a cura di Maurizio Todini – Responsabile della Commissione Speleo Archeologia della FUGS Federazione Umbra Gruppi Speleologici – e del Dott. Federico Spiganti – Archeologo del Gruppo Speleologico Todi, sarà incentrato sui “Dati ed informazioni dal mondo ipogeo“.
Verranno presentati i più recenti ritrovamenti e scoperte effettuati nelle grotte, offrendo uno sguardo approfondito sul patrimonio archeologico custodito in questi affascinanti ambienti sotterranei.

A seguire, la Dott.ssa Angelica Ferracci – Archeologa dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata – illustrerà i “Casi studio più importanti d’Italia sulla preservazione e tutela dei beni archeologici in grotta“.
Questo intervento metterà in luce le sfide e le strategie adottate per salvaguardare il passato custodito nelle cavità naturali, un patrimonio spesso fragile e vulnerabile.

Questo appuntamento rientra nel più ampio “Percorso formativo per la conoscenza del mondo speleologico“, un’opportunità unica per appassionati, curiosi e addetti ai lavori di approfondire le affascinanti tematiche legate all’esplorazione e allo studio delle grotte.

Le lezioni e gli incontri, tenuti da esperti del settore, permettono di scoprire i molteplici aspetti di questo mondo sotterraneo, dalle sue peculiarità geologiche alle sue implicazioni archeologiche e ambientali.

L’evento di venerdì 19 Aprile 2024 rappresenta un momento di confronto e condivisione di conoscenze, in cui il pubblico potrà interagire con i relatori e approfondire le tematiche presentate.

Un’occasione imperdibile per immergersi nel affascinante “Viaggio al centro della terra“.

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