Educational per Guide Ambientali Escursionistiche: alla scoperta del turismo ecosostenibile nelle grotte

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Due incontri formativi gratuiti per promuovere il patrimonio carsico e le opportunità di collaborazione nel turismo esperienziale

Il CEAS Scuola Parchi Romagna e La Nottola Aps-Asd organizzano due incontri formativi rivolti alle Guide Ambientali Escursionistiche (G.A.E.) per rafforzare la consapevolezza sulle potenzialità del turismo ecosostenibile legato alle grotte e al carsismo.

Grazie al recente riconoscimento UNESCO di “Patrimonio Mondiale”, questi luoghi offrono tante possibilità di collaborazione correlate al turismo esperienziale e all’outdoor education.

Il primo appuntamento si terrà lunedì 22 aprile presso la Grotta del Re Tiberio, mentre il secondo incontro è previsto per lunedì 6 maggio alle Grotte di Onferno.

Entrambe le giornate formative saranno dedicate all’approfondimento delle tematiche legate al turismo sostenibile e alle opportunità offerte dal patrimonio carsico.

L’iscrizione agli incontri è gratuita e riservata esclusivamente alle Guide Ambientali Escursionistiche.

Per partecipare, è necessario registrarsi al seguente link: https://tinyurl.com/educationalGAE2024. Al termine degli incontri, verrà rilasciato un attestato di partecipazione valido per i crediti formativi.

Per maggiori informazioni è possibile contattare i seguenti recapiti:

Questi incontri formativi rappresentano un’importante occasione per le Guide Ambientali Escursionistiche di approfondire le proprie conoscenze sul turismo ecosostenibile legato alle grotte e al carsismo, nonché di scoprire nuove opportunità di collaborazione nel settore del turismo esperienziale e dell’outdoor education.

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Laboratorio di Archeologia Preistorica: Un Viaggio nel Passato Remoto

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Roma, 18 Aprile 2024 – È iniziata la XX edizione del Laboratorio didattico di Archeologia Preistorica presso la cattedra di Preistoria del professor Mario Federico Rolfo dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Un’occasione unica per gli studenti di approfondire le loro conoscenze sul Paleolitico e conoscere da vicino le metodologie di ricerca applicate in questo campo.

Tra geo-scienze e archeometria: un percorso alla scoperta del passato

Il laboratorio, che si terrà nella prima metà di aprile e nel mese di maggio, si concentrerà su tre tematiche principali: l’industria litica, le geo-scienze e la geo-archeologia, e l’archeometria.

Attraverso tre moduli laboratoriali di due ore ciascuno, gli studenti avranno la possibilità di esplorare questi aspetti del passato remoto in modo pratico e coinvolgente.

Moduli laboratoriali: un approfondimento a tutto tondo

Il primo modulo, tenuto da D. Guglietta, M.L. Putignano, E. Di Luzio e A. Pietrosante, si svolgerà presso il CNR-IGAG di Montelibretti e si concentrerà sul telerilevamento e l’analisi territoriale.

Gli studenti impareranno a utilizzare queste tecniche per geolocalizzare le materie prime e i manufatti archeologici.

Il secondo modulo, tenuto da S. Rosselli e A. Ferracci, si terrà presso l’Università Tor Vergata e si focalizzerà sulla tecnologia ceramica nel Neolitico.

Gli studenti avranno l’opportunità di conoscere le diverse tecniche di produzione della ceramica e di analizzarne i resti archeologici.

Il terzo e ultimo modulo, tenuto da A.M.Conte, M.Paciucci e L.Monaco, si svolgerà presso il CNR IGAG di Sapienza Università di Roma e si concentrerà sulle tecnologie applicate ai reperti archeologici.

Gli studenti impareranno a utilizzare diverse tecniche di analisi, come la spettrometria X e la microscopia elettronica a scansione, per studiare i reperti archeologici in modo dettagliato.

Un’occasione preziosa per la formazione degli archeologi del futuro

Il Laboratorio di Archeologia Preistorica rappresenta un’occasione preziosa per gli studenti di approfondire le loro conoscenze sul Paleolitico e di acquisire competenze pratiche nelle metodologie di ricerca archeologica.

L’esperienza del laboratorio contribuirà alla formazione di futuri archeologi in grado di affrontare le sfide dello studio del passato remoto con metodo scientifico e rigore.

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Vita nascosta 800 metri sotto terra: una scoperta rivoluzionaria

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Una nuova metodologia scientifica svela l’attività microbica nelle profondità della Terra

A circa 800 metri sotto la superficie terrestre, un mondo microbico fiorente è stato recentemente portato alla luce da un team di scienziati.

Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, apre nuove prospettive nella comprensione della vita in condizioni estreme e del ruolo che questi organismi giocano nei processi globali, come il ciclo del carbonio.

La ricerca, finanziata dal programma EPSCoR della NSF e condotta in collaborazione con il Desert Research Institute e l’Università del New Hampshire, si è concentrata su una specie di batterio consumatore di solfato presente in un acquifero profondo sotto la Valle della Morte.

Grazie all’utilizzo di una metodologia innovativa, i ricercatori hanno scoperto che questo batterio non è solo l’organismo più abbondante, ma anche il più attivo in questo ambiente privo di ossigeno.

La nuova metodologia, che collega direttamente il patrimonio genetico dei microbi alla loro funzione, rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione delle dinamiche delle comunità microbiche.

Questa tecnica, adattata dalla scienza biomedica, ha permesso di isolare rapidamente i microbi viventi dai campioni d’acqua dell’acquifero utilizzando la citometria a flusso.

Marcando questi microbi con un composto specifico che si illumina sotto il laser della citometria a flusso durante le reazioni chimiche, i ricercatori sono stati in grado di misurare direttamente l’attività cellulare.

I risultati dello studio mostrano una notevole varietà di livelli di attività tra i membri individuali di queste comunità microbiche.

Questa metodologia ha anche trovato applicazione nello studio dei microbi nell’acqua di mare, rivelando che una piccola frazione di microorganismi è responsabile del consumo della maggior parte dell’ossigeno nell’oceano.

In futuro, i ricercatori prevedono di estendere questa metodologia allo studio di altre reazioni anaerobiche e a nuovi ambienti, inclusi i sedimenti lungo la costa del Maine.

Un progetto correlato finanziato dalla NASA testerà questa metodologia nel sottosuolo profondo sotto l’oceano, aprendo potenzialmente la strada a possibili applicazioni su altri pianeti.

Questa scoperta non solo amplia le nostre conoscenze sulla vita microbica nelle profondità della Terra, ma apre anche nuove prospettive per lo studio di ambienti estremi e potenzialmente per la ricerca di vita su altri pianeti.

Fonte e articolo originale: https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2309636121

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Esplora il Mondo Sotterraneo: Il 17° Corso di Speleologia del GS Lunense a Spezia

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Al via un nuovo corso di primo livello nel Levante ligure

Si parte domenica 21 aprile con la speleogita alla Grotta Lunga di Sant’Antonio a Pignone

Organizzato dal Gruppo Speleologico Lunense in collaborazione con la Società Speleologica Italiana, parte il 2 maggio prossimo, con una giornata in palestra, il 17° Corso di avviamento alla Speleologia.

Ogni corso è un’avventura unica ed irripetibile: fa provare l’ebbrezza di cavalcare le onde sotterranee e conduce piano piano ad esplorare il nuovo mondo della speleologia.

Non è solo opportunità di apprendimento, ma anche momento di costruzione di nuove passioni e nuove amicizie.

Il corso si svolgerà durante l’intero mese di maggio, con 5 lezioni teoriche presso la suggestiva sede del Gruppo, il “Fortino dei Lunensi”: l’opera fortificata Castellazzo, a Spezia, in Via Montalbano 135/B.

Ogni giovedì, si introdurranno i partecipanti alla speleologia a tutto tondo, dalla sicurezza all’aspetto sportivo, dagli approfondimenti scientifici ai focus naturalistici.

La parte pratica del corso è altrettanto coinvolgente: 2 sessioni di palestra speleologica, per avvicinarsi all’attrezzatura e alla tecnica, e 3 uscite in grotta tra la provincia della Spezia e le splendide Alpi Apuane.

L’età minima per partecipare è di 15 anni. Occorre l’iscrizione alla SSI – Società Speleologica Italiana – e un certificato medico per attività sportiva non agonistica.

Non sono richieste precedenti esperienze, ma è necessaria una minima capacità di movimento su terreno impervio.

Gli allievi saranno formati e guidati da istruttori qualificati e saranno dotati, per il corso, di appropriata attrezzatura: caschi con impianto di illuminazione, attrezzi per discesa e risalita, corde adatte alla progressione.

La quota di iscrizione è di € 200,00, inclusi il noleggio dell’attrezzatura, l’assicurazione, l’iscrizione alla SSI e l’utilizzo del materiale tecnico e didattico.

Le spese per spostamenti, vitto e materiale personale sono a carico dei partecipanti.

Informazioni più dettagliate possono essere richieste via mail ad
[email protected] o a mezzo WhatsApp al numero 3484780115 (Daniele).

Le sorprese non sono finite: questa domenica, 21 aprile, alle h. 10:00 ed alle 11:30, partono 2 speleogite – anteprima del corso – alla Grotta Lunga di Sant’Antonio, previa iscrizione e copertura delle spese assicurative.

L’iniziativa, che vede il patrocinio della Proloco e del Comune di Pignone (SP), fa da corollario ad altri coinvolgimenti interessanti: sfida di orientamento, caccia alle lanterne per famiglie e bambini, giochi gonfiabili con animazione e possibilità di mangiare in compagnia le prelibatezze locali (Pignone è famoso per la salsiccia, le patate, i fagioli e le cipolle: vale la pena).  

Marina Abisso

GS Lunense – SpeleoClub Ribaldone

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Viaggio al centro della terra: il fascino dell’archeologia ipogea

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Approfondimenti sulla speleo-archeologia e la tutela dei beni culturali nelle grotte italiane

Foto: Grotta della Monaca, Sant’Agata di Esaro, Cosenza (foto Felice Larocca)

Narni, 17 aprile 2024 – Proseguono gli incontri del “Viaggio al centro della terra”, l’affascinante percorso organizzato dal Gruppo Speleologico UTEC NARNI e dal Gruppo Speleologico Terre Arnolfe di Cesi.

Venerdì 19 aprile 2024, alle ore 21:00, presso i locali Ex Refettorio del DIGIPASS in Piazza dei Priori a Narni, si terrà una serata di approfondimento dedicata alla speleo-archeologia.

Il primo intervento, a cura di Maurizio Todini – Responsabile della Commissione Speleo Archeologia della FUGS Federazione Umbra Gruppi Speleologici – e del Dott. Federico Spiganti – Archeologo del Gruppo Speleologico Todi, sarà incentrato sui “Dati ed informazioni dal mondo ipogeo“.
Verranno presentati i più recenti ritrovamenti e scoperte effettuati nelle grotte, offrendo uno sguardo approfondito sul patrimonio archeologico custodito in questi affascinanti ambienti sotterranei.

A seguire, la Dott.ssa Angelica Ferracci – Archeologa dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata – illustrerà i “Casi studio più importanti d’Italia sulla preservazione e tutela dei beni archeologici in grotta“.
Questo intervento metterà in luce le sfide e le strategie adottate per salvaguardare il passato custodito nelle cavità naturali, un patrimonio spesso fragile e vulnerabile.

Questo appuntamento rientra nel più ampio “Percorso formativo per la conoscenza del mondo speleologico“, un’opportunità unica per appassionati, curiosi e addetti ai lavori di approfondire le affascinanti tematiche legate all’esplorazione e allo studio delle grotte.

Le lezioni e gli incontri, tenuti da esperti del settore, permettono di scoprire i molteplici aspetti di questo mondo sotterraneo, dalle sue peculiarità geologiche alle sue implicazioni archeologiche e ambientali.

L’evento di venerdì 19 Aprile 2024 rappresenta un momento di confronto e condivisione di conoscenze, in cui il pubblico potrà interagire con i relatori e approfondire le tematiche presentate.

Un’occasione imperdibile per immergersi nel affascinante “Viaggio al centro della terra“.

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SPELEUM APS celebra 30 anni di passione e esplorazione speleologica

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Una serata di condivisione e scoperta presso il Centro Analisi di Gonnosfanadiga

L’Associazione SPELEUM APS, da sempre impegnata nell’esplorazione e nella valorizzazione del patrimonio speleologico, invita tutti gli appassionati e i curiosi a partecipare alla celebrazione del suo trentesimo anniversario.

L’evento si terrà presso il Centro Analisi di Gonnosfanadiga, sabato 20 aprile 2024, a partire dalle ore 17:00.

La serata inizierà con un momento di accoglienza, seguito dalla proiezione del filmato “LA PASSIONE NON SI FERMA A 30”, un’opera che racconta la storia e le attività dell’associazione nel corso degli anni. Un’occasione per ripercorrere le tappe più significative di questo lungo viaggio, fatto di scoperte, sfide e successi.

Alle ore 18:00, la commissione speleosubacquea della Federazione Speleologica Sarda presenterà il resoconto dei campi del progetto “SA CIEDDA – A MONTE DEL SISTEMA”. Un’opportunità per conoscere da vicino le attività di esplorazione e ricerca svolte nel territorio sardo, e per apprezzare l’impegno e la dedizione dei membri dell’associazione.

La serata proseguirà con la proiezione del filmato “ESPLORAZIONI IN SARDEGNA” del Gruppo Aspros, un’altra emozionante testimonianza delle meraviglie nascoste nel sottosuolo della Sardegna.

Infine, un rinfresco concluderà la serata, offrendo ai partecipanti l’opportunità di scambiare opinioni e impressioni, e di condividere la passione per la speleologia.

Questa celebrazione rappresenta un importante traguardo per SPELEUM APS, che in questi trent’anni ha saputo coniugare la passione per l’esplorazione con il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione del patrimonio speleologico. Un’occasione per guardare al passato con orgoglio, e al futuro con rinnovata energia e determinazione.

L’invito è esteso a tutti coloro che condividono la passione per la speleologia, e a chiunque desideri avvicinarsi a questo affascinante mondo. Un’occasione per conoscere da vicino le attività dell’associazione, e per scoprire le meraviglie nascoste nel sottosuolo della Sardegna.

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Diventa un esperto di pipistrelli negli USA: nuovo corso di formazione professionale

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Impara a pianificare e condurre indagini sui pipistrelli in linea con le linee guida più recenti

Un nuovo corso di formazione per la pianificazione e l’esecuzione di indagini sui pipistrelli a livello professionale è stato recentemente annunciato.

Il corso, aggiornato in base alla 4ª edizione di “Bat Surveys for Professional Ecologists: Good Practice Guidelines“, si svolgerà ad Antony (USA), presso il National Trust, l’8 e il 9 maggio 2024.

L’obiettivo del corso è fornire ai partecipanti le conoscenze e le competenze necessarie per pianificare e condurre indagini sui pipistrelli a livello professionale, nonché sviluppare abilità pratiche di rilevamento e identificazione dei segni sul campo.

Il corso è stato progettato da esperti per fornire ai partecipanti tutte le competenze necessarie per condurre costantemente indagini sui pipistrelli a livello professionale.

Il corso è rivolto a chiunque sia coinvolto nel lavoro sui pipistrelli e desideri raggiungere uno standard professionale, sia che si stia lavorando per ottenere la licenza di livello uno per i pipistrelli, sia che si voglia semplicemente migliorare le proprie competenze pratiche.

Il programma del corso include l’identificazione degli obiettivi di indagine, la pianificazione delle indagini, la pianificazione delle risorse e dei costi, la salute e la sicurezza, l’identificazione delle tecniche di indagine appropriate per soddisfare gli obiettivi di indagine, le competenze di indagine e l’identificazione dei segni sul campo, i termini di edifici, costruzioni e architettura, studi di casi e visite pratiche ai rifugi dei pipistrelli.

Il corso sarà tenuto da Richard Crompton e Abby Packham, esperti nel campo delle indagini sui pipistrelli. Il costo del corso è di £ 360.

Questo corso di formazione offre un’opportunità unica per i professionisti e gli appassionati di pipistrelli di acquisire le competenze necessarie per condurre indagini sui pipistrelli a livello professionale, in linea con le linee guida più recenti.

Grazie a questo corso, i partecipanti saranno in grado di pianificare e condurre indagini sui pipistrelli in modo efficace e sicuro, contribuendo così alla conservazione di queste importanti creature.

Per ulteriori informazioni sul corso, visitare il sito web del National Trust.

https://www.bats.org.uk/our-work/training-and-conferences/training-for-ecologists/surveying-for-bats

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Impatto del turismo sul microclima sotterraneo: studi presso la stazione biospeleologica della Grotta di Postumia

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Un nuovo studio analizza gli effetti delle visite turistiche sulla stazione di ricerca sotterranea della Grotta di Postojna

La Grotta di Postojna, in Slovenia, è una delle grotte turistiche più visitate al mondo. Accoglie circa 800.000 visitatori all’anno e dal 2009 è oggetto di studi volti a comprendere l’impatto del turismo sul delicato ecosistema sotterraneo.

Uno specifico settore della grotta, chiamato Stazione Biospeleologica (BS), è stato oggetto di particolare attenzione in quanto ospita una mostra permanente di fauna cavernicola.

Misure di microclima per la gestione sostenibile

Dal 2015, presso la Stazione Biospeleologica vengono monitorati con continuità la temperatura dell’aria e la concentrazione di anidride carbonica.

Questo monitoraggio ha lo scopo di valutare l’impatto dei visitatori su questo piccolo ambiente sotterraneo e consentirne un uso sostenibile.

La Stazione Biospeleologica riveste infatti un triplice valore: biologico (mostra di fauna cavernicola vivente), storico (presenza di iscrizioni parietali risalenti al 1818) e paleontologico (resti di Ursus Spelaeus).

I dati raccolti aiutano a comprendere la relazione tra l’ambiente sotterraneo naturale e l’impatto antropico.

In base a questi dati, gli esperti raccomandano ai gestori della grotta di tenere aperte le porte metalliche che collegano la Stazione Biospeleologica al resto della grotta (Stara Jama) durante il periodo estivo, quando le temperature esterne sono più alte di quelle interne.

Questa semplice azione aiuta a ridurre l’innalzamento della temperatura dell’aria e la concentrazione di anidride carbonica causati dai visitatori, mantenendo così condizioni microclimatiche adatte all’esposizione della fauna cavernicola.

Chiusura per la pandemia e aumento delle temperature

Interessante è stato il dato relativo alla chiusura della grotta al pubblico durante la pandemia di COVID-19 (2020-2021).

In quel periodo sono state registrate le temperature più basse mai misurate all’interno della Stazione Biospeleologica.

Al contrario, l’afflusso dei visitatori determina un aumento di circa 1 °C della temperatura dell’aria, sottolineando la necessità di strategie di gestione mirate a mantenere condizioni idonee all’esposizione della fauna cavernicola.

Questo studio evidenzia l’importanza del monitoraggio microclimatico per la gestione sostenibile delle grotte turistiche. Grazie a tali misure, è possibile comprendere l’impatto dei visitatori e attuare interventi di mitigazione per preservare l’ecosistema sotterraneo.

Fonte e accesso allo studio del monitoraggio: https://www.mdpi.com/2076-3263/14/3/87

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Varese: in occasione di EcoRun 2024, visite guidate ai rifugi antiaerei dei Giardini Estensi

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Varese, 16 aprile 2024 – In occasione di EcoRun Varese 2024, in programma il 20 e 21 aprile, il Gruppo Speleologico Prealpino organizza visite guidate ai rifugi antiaerei dei Giardini Estensi.

L’iniziativa, aperta al pubblico, si terrà sabato 20 aprile dalle 14 alle 18 e domenica 21 aprile dalle 10 alle 16.

I visitatori potranno accedere al rifugio antiaereo situato sotto i Giardini Estensi, un’opera di ingegneria civile risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

Un tuffo nella storia della città

Le visite guidate saranno l’occasione per conoscere la storia di Varese durante il periodo bellico e per scoprire come la popolazione si proteggeva dai bombardamenti aerei.

I visitatori potranno ammirare le strutture originali del rifugio, tra cui le gallerie, le stanze di soccorso e i posti letto.

Un’esperienza suggestiva e educativa

Le visite guidate ai rifugi antiaerei dei Giardini Estensi sono un’esperienza suggestiva e educativa che permette di approfondire la conoscenza della storia di Varese e di sensibilizzare il pubblico sui temi della pace e della sicurezza.

Informazioni utili

  • Per informazioni e prenotazioni:
  • Punto di ritrovo:
    • Ingresso Copelli, Varese (alle spalle della piscina comunale)

EcoRun Varese 2024

EcoRun Varese è una manifestazione podistica non competitiva che si svolge ogni anno a Varese.

L’evento propone percorsi di diversa lunghezza e difficoltà che attraversono il centro storico della città e i parchi cittadini.

EcoRun Varese è un’occasione per scoprire la bellezza di Varese e per promuovere uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente.

Maggiori informazioni su EcoRun Varese 2024 sono disponibili sul sito web della manifestazione:https://www.ecorunvarese.it/

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Il CAI invita al cinema “La Canzone della Terra” in Proiezione a Roma

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Sinfonia visiva tra uomo e natura: il documentario di Olin debutta nella Capitale

In una serata dedicata alla celebrazione del legame indissolubile tra l’uomo e l’ambiente, il documentario “La Canzone della Terra” (Songs of Earth) di Margreth Olin, prodotto da Liv Ullmann e Wim Wenders, verrà presentato a Roma.

L’evento si terrà il 19 aprile alle 19.30 presso la Casa del Cinema a Villa Borghese, inserito nel programma di Earth Day Italia e sotto l’egida del Club Alpino Italiano.

Il film si propone come un’esplorazione intima e riflessiva del rapporto tra genitori e figli e della connessione profonda con la natura.

Attraverso il racconto personale e le esperienze del padre della regista, il pubblico viene condotto in un viaggio attraverso le vallate norvegesi, testimoni di generazioni che hanno costruito la loro esistenza in simbiosi con l’ambiente circostante.

La narrazione di “La Canzone della Terra” si sviluppa con la semplicità di un ritorno alle origini: Olin ritorna nella valle di Oldedalen, in Norvegia, per trascorrere tempo prezioso con suo padre, ormai ottantaquattrenne.

La figura materna, sebbene meno centrale, permea il documentario di una presenza sottile e significativa.

Il film si articola in cinque movimenti, simili a quelli di una sinfonia: un prologo che funge da ouverture, seguito dalle quattro stagioni che scandiscono il tempo e la vita.

Le immagini, curate e dettagliate, si fondono con la musica e i suoni naturali, creando un’esperienza sensoriale che invita lo spettatore a immergersi completamente nel paesaggio.

La potenza visiva del documentario risiede nella sua capacità di catturare l’essenza della natura e di trasmettere emozioni attraverso la lente della memoria e della storia familiare.

Il prologo, ambientato nella casa dei genitori, introduce lo spettatore in un ambiente di ricordi e riflessioni condivise.

La primavera porta con sé il suono dell’acqua e l’immagine del padre, mentre l’estate si rivela attraverso riprese aeree che mostrano la coppia in momenti di intimità e connessione.

“La Canzone della Terra” è un invito a non dimenticare il nostro primo amore: la natura.

Un amore che, come dimostra il documentario, sopravvive al trascorrere del tempo e si rinnova nelle generazioni.

Con la sua premiere romana, il film si appresta a toccare il cuore degli spettatori, offrendo uno sguardo delicato e profondo sulle dinamiche familiari e sull’importanza di preservare il nostro mondo naturale.

Fonte: Lo Scarpone https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/la-canzone-della-terra-songs-of-earth/

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