Studio e ricerca delle tracce invisibili dell’inquinamento plastico

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MicroplastiCave: workshop del Gruppo Speleologico Prealpino a Clivio (VA) – 9-11-12 maggio

 Di Marina Abisso

Nell’ambiente, le microplastiche si trovano ovunque: basta decidersi a cercarle, con l’amara consapevolezza che non si  biodegraderanno. 

Valentina Balestra – Proteus anguinus (l’articolo riguarda l’inquinamento da microplastiche negli habitat del proteo,  nel Carso Classico – https://doi.org/10.1016/j.jenvman.2024.120672

Da qualche anno, anche gli speleologi hanno preso atto che il problema investe anche i delicati equilibri delle grotte e delle falde acquifere carsiche, risorsa tanto vitale quanto trascurata. 

La presa d’atto che il mondo sotterraneo non è al sicuro dagli eventi atmosferici della superficie e subisce gli effetti dell’inquinamento e dell’innalzamento delle temperature si è trasformata in desiderio di monitoraggio e di ricerca.

Gli studi condotti dal Gruppo Speleologico Mantovano nel 2022, il Seminario Nazionale SSI Monitoraggi ambientali in grotte naturali, il progetto Tetide sulle Microplastiche in acquiferi carsici, che è stato vincitore dell’Euro Speleo Protecion Label 2022, per citare alcuni esempi illustri, hanno dato il via ad una serie di iniziative di approfondimento.

In quest’ottica parte il il workshop “MicroplastiCave: ricerca e studio delle microplastiche nelle grotte lombarde”, di Gruppo Speleologico Prealpino-Naturalis Insubria, organizzato a Clivio (VA) il 9, l’11 e 12 maggio con l’OTTO Speleologia e Torrentismo Lombardia ed il Gruppo Regionale del CAI Lombardia.

L’iniziativa vede il patrocinio della Federazione Speleologica Lombarda, che desidera avviare il progetto FSLo MicroplastiCave, di monitoraggio ambientale delle cavità carsiche.

Il 9 maggio, on line, ci sarà un inquadramento del tema in linea generale e teorica, per passare ad un sabato dedicato a temi speleologici, con la parte pratica di osservazione di campioni e di metodologie di analisi e di campionamento. 

Domenica si tornerà a temi di respiro più ampio e generale.

I temi, di grande interesse ed attualità, saranno trattati darelatori di eccezione: Valentina Balestra, Rossana Bellopede, Gilberto Binda; Elisa Canella, Gian Domenico Cella, Francesco Maurano e Gian Paolo Rivolta.

Da notare – scrive Paola Tognini, anima del progetto FSlo – l’ immagine che apre la locandina e che illustra magnificamente il problema delle microplastiche in grotta : un bellissimo scatto di Luana Aimar sulle uova di un opilione di grotta, deposte su un filamento di materiale plastico.

Il workshop, valido come corso di aggiornamento per istruttori sezionali della Scuola di Speleologia del CAI, è aperto a tutti ed è preludio al progetto FSLo MicroplastiCave.

La quota di partecipazione (Euro 60,00) comprende vitto, alloggio e messa a disposizione del materiale didattico (portare una chiavetta USB!) 

Sede del corso è il Civico Museo Insubrico di Storia Naturale di Clivio (VA), sede del Gruppo, in Via Manzoni n. 21.

Eventuali ulteriori informazioni possono essere chieste al direttore del Corso, INS Guglielmo Ronaghi,  [email protected] – tel. 331 37 21 046 www.speleoprealpino.it 

 

Marina Abisso

Speleo Club Ribaldone

 

Fonti:

Valentina Balestra – “Microplastic pollution calls for urgent investigations in stygobiont habitats: A case study from Classical karst” – Journal of Environmental Management di Elsevier – studio del gruppo di Raw Materials del DIATI PoliTo – DESP di UNIMI – Biologia Sotterranea Piemonte – Gruppo di Ricerca – Dipartimento di ecologia della Facoltà di Scienze di Praga ed altri

 

“L’inquinamento da microplastiche in grotta e nei sistemi carsici” – dicembre 2023 – Quaderni di monitoraggio – Seminario Nazionale monitoraggi ambientali in grotte naturali, Cala Gonone, Dorgali (NU), 29 ottobre-1 novembre 2022 – Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, Serie II, vol. XLIV, 2023 (pp.121) – SSI

 

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10th European Expedition Symposium: un’immersione nel mondo delle spedizioni speleologiche durante il raduno nazionale di Speleologia Syphonia 2024

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L’evento promosso dalla Federazione Speleologica Europea (FSE) in collaborazione con Tetide e La Venta si concentra sulla cooperazione multinazionale e multidisciplinare nel campo delle spedizioni speleologiche

Il 1 novembre 2024, in occasione del raduno nazionale di Speleologia Syphonia 2024, si terrà il 10th European Expedition Symposium, un evento dedicato alle spedizioni speleologiche organizzato dalla Federazione Speleologica Europea (FSE) in collaborazione con Tetide e La Venta.

L’iniziativa, aperta a partecipanti provenienti da ogni angolo del globo, si pone l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle grotte attraverso l’esplorazione e la condivisione delle migliori pratiche nel settore.

Il simposio offrirà una panoramica sulla cooperazione multinazionale e multidisciplinare nel campo delle spedizioni speleologiche, fornendo un’occasione preziosa per approfondire le tematiche legate alla preparazione delle spedizioni, alle normative locali e alle questioni ambientali.

In particolare, verrà dato ampio spazio al Code of Ethics for Cave Exploration, and Science in Foreign Countries, che fornisce linee guida fondamentali per l’esplorazione e la ricerca speleologica in contesti internazionali.

L’evento è rivolto a singoli, club e organizzazioni interessate a condividere le proprie esperienze e conoscenze nel campo delle spedizioni speleologiche.

Per partecipare, è sufficiente compilare il form di partecipazione disponibile alla pagina https://www.tetide.org/syphonia2024/expeditions-symposium/.

Il 10th European Expedition Symposium rappresenta un’importante occasione per presentare le spedizioni speleologiche più recenti e conoscere gli ultimi risultati della ricerca, contribuendo alla crescita e allo sviluppo della speleologia internazionale.

L’evento si preannuncia come un momento di incontro e confronto tra appassionati, esperti e ricercatori, volto a favorire la cooperazione e la condivisione di esperienze e competenze nel settore delle spedizioni speleologiche.

In un contesto di crescente interesse per l’esplorazione delle grotte e la ricerca speleologica, il 10th European Expedition Symposium costituisce un’opportunità imperdibile per tutti coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze e confrontarsi con esperti provenienti da tutto il mondo, in un’ottica di collaborazione e scambio di buone pratiche.

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Congresso SGI-SIMP 2024 a Bari: Geologia al servizio della sostenibilità ambientale

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La sessione T41 esplora le cavità naturali e artificiali come laboratori di ricerca per la geologia ambientale

Dal 3 al 5 settembre 2024, Bari ospiterà il Congresso SGI-SIMP 2024, un evento dedicato alle aree carsiche e alla geologia ambientale.

Il congresso, intitolato “Geology for a sustainable management of our Planet“, vedrà la partecipazione di esperti del settore e ricercatori provenienti da tutto il mondo, impegnati nella presentazione di studi e ricerche volti a promuovere una gestione sostenibile del nostro pianeta.

Una delle sessioni più attese del congresso è la T41, dal titolo “Caves, mines and other underground spaces as field laboratories in environmental geology“.

Questa sessione, supportata dalla Sezione di Geologia Ambientale della Società Geologica Italiana (SGI), si propone di offrire una panoramica completa e approfondita delle ricerche più recenti e innovative condotte all’interno di cavità naturali e artificiali, utilizzate come laboratori di ricerca per la geologia ambientale.

Le cavità sotterranee rappresentano alcuni degli ambienti continentali più impegnativi del pianeta, ma allo stesso tempo costituiscono una preziosa fonte di informazioni sulla Critical Zone della Terra da una prospettiva multidisciplinare.

Questi luoghi rivestono un’importanza particolare nelle ricerche di geologia ambientale, in quanto laboratori sul campo per comprendere i processi terrestri e i cambiamenti climatici, nonché per affrontare i problemi legati alle pressioni antropiche e alle modifiche ambientali.

La sessione T41 accoglierà contributi e studi di caso provenienti sia dalla ricerca di base che da quella applicata, volti a fornire conoscenze sui vari fenomeni geologici che hanno ripercussioni sull’ambiente sotterraneo e sui rischi associati, come l’inquinamento, gli eventi meteorologici estremi, i terremoti, la stabilità e la salute.

Inoltre, saranno presentate le più recenti tecniche di monitoraggio per la valutazione dell’impatto ambientale e le strategie di mitigazione, sia tradizionali che basate su sistemi IT moderni.

Infine, verranno esplorati i criteri e i metodi integrati per fornire elementi conoscitivi utili a un utilizzo sostenibile di queste georisorse.

La sessione T41 sarà coordinata da un team di esperti composto da Laura Sanna (CNR), Valentina Balestra (Politecnico di Torino), Isabella Serena Liso (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), Mario Parise (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) e Bartolomeo Vigna (Politecnico di Torino).

Per coloro che desiderano presentare contributi alla sessione T41, il termine ultimo per la presentazione degli abstract è fissato al 26 aprile 2024.

Per maggiori informazioni sulla presentazione dei contributi e sulle modalità di partecipazione al congresso, è possibile consultare il sito web ufficiale dell’evento all’indirizzo https://www.geoscienze.org/bari2024/.

Il Congresso SGI-SIMP 2024 rappresenta un’importante occasione per fare il punto sullo stato dell’arte delle ricerche in geologia ambientale e per promuovere la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra esperti del settore.

Grazie alla sessione T41, l’evento si concentra sull’esplorazione delle cavità naturali e artificiali come laboratori di ricerca per la geologia ambientale, offrendo una preziosa opportunità per approfondire la conoscenza dei processi terrestri e per sviluppare strategie sostenibili per la gestione delle nostre risorse geologiche.

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TSA Spring Convention 2024: un fine settimana dedicato alla speleologia in Texas

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Workshop, presentazioni e attività all’aria aperta per gli appassionati di grotte

La Texas Speleological Association (TSA) torna con la sua convention di primavera del 2024, che si terrà presso la Cave Without A Name a Boerne, in Texas. L’evento, che si svolgerà nel weekend, offre una vasta gamma di attività per gli appassionati di speleologia, tra cui workshop, presentazioni, attività all’aria aperta e molto altro ancora.

La convention è un’ottima occasione per i cavers di tutto il Texas di riunirsi con amici e familiari per godere di pasti in comune, presentazioni, workshop, nuove opere al Map & Photo Salon, tesori all’asta TCMA, riunioni di lavoro e i loro fornitori preferiti.

La registrazione online è ora disponibile sul sito web della TSA. Il costo di registrazione per gli adulti è di $ 36 con cibo o $ 20 senza cibo, mentre i bambini sotto i 12 anni entrano gratis. C’è anche la possibilità di effettuare una donazione per la birra per la serata di sabato.

Il programma dell’evento prevede una serie di workshop al mattino, tra cui un’introduzione al rilevamento delle grotte, tecniche di speleologia verticale, un’introduzione alle tecniche di soccorso SPAR e le basi del rigging in grotta. Nel pomeriggio ci saranno diverse presentazioni, tra cui “Microplastiche nelle grotte” di Jenna Crabtree, “LiDAR e doline: una storia d’amore” di Rich Zarria e “Stratigrafia del controllo della speleogenesi nella Carta Valley (TX) Hypogene Karst System: Risultati preliminari” di Alberto Gaudio.

La serata di sabato prevede una cena a base di chicken fajita, seguita da premi, asta TCMA, karaoke e racconti di storie al pavilion e musica e balli con DJ Anarchy.

La convention si concluderà domenica con la riunione della TSA e il check-out entro mezzogiorno.

I campeggi sono disponibili in ordine di arrivo e includono tavoli da picnic, un padiglione e servizi igienici. L’elettricità non è inclusa, ma è disponibile a pagamento presso l’ufficio della Cave Without A Name.

Per maggiori informazioni sulla convention, visitare il sito web della TSA o contattare il vicepresidente all’indirizzo e-mail [email protected].

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La Federazione Francese di Studi e Sport Subacquei organizza uno stage nazionale di perfezionamento tecnico nella speleologia souterraine

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Dal 18 al 20 maggio 2024 si terrà nel dipartimento del Lot (46) uno stage nazionale di plongée souterraine organizzato dalla Federazione Francese di Studi e Sport Subacquei (FFESSM).

L’evento sarà ospitato a Gramat e avrà come tema principale il perfezionamento tecnico nella plongée souterraine, con particolare attenzione all’utilizzo del nitrox, dello scooter, del sidemount e del recycleur.

Lo stage è rivolto a un pubblico di subacquei con brevetto PS2 e superiore, che avranno l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze e abilità nella speleologia subacquea sotto la guida di istruttori esperti e qualificati.

Durante le tre giornate di formazione, i partecipanti potranno inoltre confrontarsi e scambiare esperienze con altri appassionati provenienti da tutta la Francia.

Per partecipare allo stage è necessario iscriversi entro il 10 maggio 2024 contattando Guillaume CAMPO all’indirizzo email [email protected].

Il costo dell’evento include vitto, alloggio e formazione, ed è prevista la possibilità di noleggiare l’attrezzatura necessaria per le immersioni.

Questo stage nazionale di plongée souterraine rappresenta un’importante occasione di formazione e aggiornamento per i subacquei appassionati di esplorazione sotterranea.

Grazie all’esperienza e alla professionalità degli istruttori FFESSM, i partecipanti potranno migliorare le proprie tecniche di immersione e acquisire nuove competenze nell’utilizzo di attrezzature all’avanguardia.

Un’occasione da non perdere per chi desidera approfondire la propria passione per la speleologia subacquea in un contesto formativo di alto livello.

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“Classe A” per C&C, il binomio cane-conduttore pugliese si distingue al Corso Nazionale per unità cinofile molecolari

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Canada, il cucciolo di Pastore Tedesco grigio, e il suo conduttore ottengono il brevetto di “Classe A” al 6° Corso Nazionale del Soccorso Alpino a San Rossore

Un importante traguardo per il binomio cane-conduttore pugliese C&C, formato da Canada, un cucciolo di Pastore Tedesco grigio, e dal suo conduttore.

Nel fine settimana scorso, presso il Parco Regionale di San Rossore in provincia di Pisa, si è tenuto il 6° Corso Nazionale per unità cinofile molecolari del Soccorso Alpino, al quale hanno partecipato C&C, superando con successo le prove previste dal brevetto di “Classe A”.

Un anno di duro lavoro e sacrifici ha portato i suoi frutti per il binomio pugliese, che ha dimostrato di essere all’altezza delle sfide poste dal corso nazionale.

La formazione e l’addestramento continueranno per C&C, con l’obiettivo di affrontare l’esame per l’abilitazione operativa e, auspicabilmente, diventare la prima Unità Cinofila da Ricerca Molecolare in Puglia.

Il lavoro svolto da C&C è un esempio di come la collaborazione tra uomo e cane possa essere fondamentale in ambiti come la ricerca e il soccorso.

La ricerca molecolare, in particolare, è una disciplina che richiede competenze specifiche e una grande intesa tra il cane e il conduttore, in grado di lavorare insieme per individuare tracce di sostanze organiche, come ad esempio il sangue, utili per le indagini.

Il brevetto di “Classe A” ottenuto da C&C è un importante riconoscimento per il lavoro svolto finora, ma anche un punto di partenza per continuare a migliorare e a lavorare con sempre maggiore impegno e dedizione.

La strada per diventare una Unità Cinofila da Ricerca Molecolare operativa è ancora lunga, ma C&C hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per raggiungere questo obiettivo.

In attesa di nuovi traguardi, il binomio pugliese continuerà ad allenarsi e a perfezionare le proprie abilità, con l’obiettivo di essere sempre pronti ad intervenire in situazioni di emergenza e a fornire un contributo prezioso per la ricerca e il soccorso di persone disperse.

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Terremoti: Nuove scoperte sul comportamento sismico del sistema di faglie dell’Alto Tiberina

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I risultati dello studio dell’INGV contribuiscono alla comprensione della sismicità regionale e aprono la strada a future ricerche sulle zone sismiche con terremoti di magnitudo più elevata

Un recente studio condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha portato alla luce importanti scoperte sul comportamento sismico del sistema di faglie dell’Alto Tiberina, situato nell’Alta Valle del Tevere, tra Toscana, Umbria e Marche.

La ricerca, intitolata “Statistically significant difference between earthquake size distributions of independent and triggered seismicity“, è stata pubblicata su una prestigiosa rivista scientifica del portfolio Nature.

Lo studio, guidato dal primo autore Matteo Taroni, si è concentrato sull’analisi dei comportamenti sismici delle diverse faglie del sistema dell’Alto Tiberina, con l’obiettivo di individuare eventuali differenze tra la faglia principale e quelle secondarie.

I risultati hanno evidenziato che due zone del sistema di faglie presentano comportamenti sismici notevolmente differenziati tra loro.

Nello specifico, la faglia principale, che si estende più in profondità, mostra una sismicità caratterizzata da eventi solitari e una percentuale più elevata di eventi di piccola magnitudo.

Al contrario, le faglie secondarie più superficiali presentano una sismicità con eventi che si verificano in sciami e una percentuale inferiore di eventi di piccola magnitudo.

Il team di ricerca ha condotto l’indagine utilizzando un catalogo sismico ad alta definizione che copre il periodo tra il 2010 e il 2015, registrando anche terremoti di magnitudo molto bassa grazie al progetto TABOO dell’INGV, che ha installato numerose stazioni sismiche nella zona di studio.

Grazie all’applicazione di metodi statistici sofisticati, tra cui un algoritmo sviluppato da Rodolfo Console, membro del team di ricerca, è stato possibile ottenere informazioni significative sulle caratteristiche delle faglie.

L’elemento di novità di questa ricerca risiede nel collegamento tra due aspetti della sismicità: quello temporale, che riguarda gli eventi solitari e quelli “clusterizzati” (cioè che avvengono in sciami), e quello relativo alla distribuzione delle magnitudo dei terremoti, nota come legge di Gutenberg-Richter.

Questi due aspetti sono strettamente correlati nel sistema di faglie dell’Alto Tiberina.

I risultati ottenuti forniscono una visione più approfondita del comportamento sismico delle faglie nell’area dell’Alto Tiberina e rappresentano un importante contributo alla comprensione della sismicità regionale.

Tuttavia, poiché lo studio è stato condotto su terremoti di magnitudo relativamente bassa, compresa tra 0.5 e 3.9, gli autori sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per valutare se le stesse proprietà siano presenti anche in eventi di magnitudo più elevata, potenzialmente dannosi per le strutture.

In futuro, il team di ricerca intende estendere lo studio alle zone sismiche con terremoti di magnitudo più elevata, come ad esempio le zone di subduzione oceanica in Sudamerica, Giappone e Indonesia, al fine di approfondire la conoscenza del comportamento sismico su scala globale e migliorare la prevenzione e la gestione del rischio sismico.

Link allo studio: https://www.nature.com/articles/s43247-024-01367-x
Citazione: Taroni, M., Console, R., Montuori, C. et al. Statistically significant difference between earthquake size distributions of independent and triggered seismicity. Commun Earth Environ 5, 193 (2024). https://doi.org/10.1038/s43247-024-01367-x

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Mesetaria 2024: il raduno spagnolo di speleologia a Prádena, Segovia

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Due giorni di attività, conferenze e visite guidate per gli appassionati di speleologia

Il 15 e 16 giugno 2024 si terrà a Prádena, Segovia, il raduno spagnolo di speleologia “Mesetaria 2024”, organizzato dalla Junta de Castilla y León, dalla Diputación de Segovia, dal Comune di Prádena e dalla Federazione Speleologica Spagnola (FEE).

L’iscrizione all’evento include una degustazione di vino spagnolo di benvenuto, una maglietta, l’ingresso alle conferenze e alle esposizioni di Víctor Ferrer, G. E. Edelweiss e realtà aumentata 360º di Espeleofoto, una visita guidata all’Acebal de Pradena, una visita geologica guidata nella zona a cura di A.Geología de Segovia e un pranzo domenicale con una deliziosa caldereta di Pradena. Inoltre, il sabato sera ci sarà una festa con concerto.

Per quanto riguarda l’alloggio, è prevista un’area di campeggio gratuita nella zona ricreativa El Bardal e la possibilità di dormire nel palazzetto dello sport del paese con il proprio sacco a pelo.

Inoltre, ci sono più di 100 posti letto disponibili in case rurali nel paese stesso.

Per chi fosse interessato a svolgere attività alternative, sono previste la discesa del canyon della sorgente del fiume Duratón, la possibilità di esplorare una piccola grotta con i bambini nei dintorni, la visita del Parco Naturale di Guadarrama, delle Hoces del Duratón e di luoghi di interesse turistico come Pedraza, Sepúlveda, La Granja de San Ildefonso e Segovia.

Il costo per la partecipazione all’evento è di 30 euro a persona, da versare sul conto corrente ES3901821923180011504037 presso BBVA, indicando nella causale del bonifico il nome e il cognome dei partecipanti.

Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento, è possibile consultare il sito web https://www.fedespeleocyl.com/.

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Corso di formazione sul monitoraggio dei pipistrelli con Bat Conservation Trust

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Acquisisci le competenze necessarie per pianificare e condurre indagini professionali sui pipistrelli

Il Bat Conservation Trust, organizzazione leader nel Regno Unito per la conservazione dei pipistrelli, terrà un corso di formazione sul monitoraggio dei pipistrelli l’8 e 9 maggio 2024 ad Antony, in Inghilterra.

Il corso, aggiornato in base alla 4ª edizione delle linee guida Bat Surveys for Professional Ecologists: Good Practice Guidelines, fornirà ai partecipanti le conoscenze e le competenze necessarie per pianificare e condurre indagini professionali sui pipistrelli, nonché per sviluppare abilità pratiche di rilevamento sul campo e identificazione dei segni di presenza.

Il corso è progettato per formare chiunque sia coinvolto nel lavoro sui pipistrelli a livello professionale, che si stia lavorando per ottenere la licenza di livello uno per i pipistrelli o che si voglia semplicemente migliorare le proprie abilità pratiche.

I partecipanti saranno guidati attraverso il processo di pianificazione delle indagini e aiutati a sviluppare le loro abilità pratiche di rilevamento sul campo e identificazione dei segni di presenza.

Il contenuto del corso include:

  • Identificazione degli obiettivi dell’indagine
  • Pianificazione delle indagini, incluse indagini preliminari e di ricognizione
  • Pianificazione delle risorse e dei costi
  • Salute e sicurezza, incluse valutazioni dei rischi
  • Identificazione delle tecniche di indagine appropriate per raggiungere gli obiettivi dell’indagine
  • Abilità di rilevamento sul campo e identificazione dei segni di presenza, inclusi gli escrementi
  • Terminologia di edifici, costruzioni e architettura
  • Casi di studio e visite pratiche ai rifugi

Il corso sarà tenuto da Richard Crompton e Abby Packham, esperti nel campo della conservazione dei pipistrelli.

La quota di partecipazione è di £360. Per maggiori informazioni e per prenotare il proprio posto, visitare il sito web del Bat Conservation Trust.

Questo corso di formazione è un’opportunità per i professionisti del settore di acquisire le competenze necessarie per pianificare e condurre indagini professionali sui pipistrelli, nonché per sviluppare le proprie abilità pratiche di rilevamento sul campo e identificazione dei segni di presenza.

Grazie alla guida di esperti nel campo della conservazione dei pipistrelli, i partecipanti saranno in grado di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo efficace e professionale.

Fonte e maggiori info: https://www.bats.org.uk/events/surveying-for-bats

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Il progetto K2-70 del CAI promuove la prima missione glaciologica sul K2 per lo studio dei cambiamenti climatici

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Un team italo-pakistano studierà per la prima volta la neve e il ghiaccio del Karakorum per preparare una futura missione Ice Memory sul ghiacciaio Godwin-Austen

Il Club Alpino Italiano (CAI) celebra il 70° anniversario della prima salita del K2 con il progetto K2-70, che include una missione glaciologica sul Karakorum per studiare gli impatti dei cambiamenti climatici sulla regione.

La missione, che si svolgerà a giugno, vedrà la partecipazione di un team italo-pakistano composto da scienziati e alpiniste, tra cui Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini, Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar, Samana Rahim e Lorenza Pratali, alpinista e ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia del CNR esperta in medicina di montagna.

L’obiettivo principale della missione è quello di valutare la fattibilità di una perforazione profonda nel Karakorum pakistano, dove solo il ghiacciaio di Guliya è stato perforato in passato.

Il team estrarrà alcune carote di ghiaccio superficiali arrivando fino a 12-15 metri di profondità nella porzione più elevata del ghiacciaio Godwin-Austen, ad una quota compresa tra i 5500 e i 6000 metri.

Inoltre, saranno misurate la temperatura nel ghiacciaio, raccolti campioni di neve per verificare la presenza di contaminanti e svolte delle indagini geofisiche per comprendere la conformazione del terreno e del ghiacciaio.

La missione sul K2 fa parte del progetto Ice Memory, un’iniziativa di ricerca internazionale riconosciuta dall’UNESCO che mira a raccogliere e conservare campioni di ghiaccio prelevati dai ghiacciai di tutto il mondo che potrebbero scomparire o ridursi moltissimo a causa del riscaldamento globale.

L’Italia è tra i capofila del progetto, sotto la guida dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISP-CNR) e dell’Università Ca’ Foscari Venezia, assieme alla Fondation Université Grenoble Alpes (FR).

La missione glaciologica sul K2 rappresenta un’importante opportunità per lo studio dei cambiamenti climatici e per la conservazione dei ghiacciai, che sono una fonte preziosa di informazioni sulla storia del clima e sull’ambiente himalayano del passato.

Grazie al progetto Ice Memory, questi campioni di ghiaccio potrebbero essere conservati in Antartide in una “biblioteca” dei ghiacci pensata per le future generazioni di scienziati, che non avranno più a disposizione i ghiacciai così come li vediamo oggi, a causa del cambiamento climatico.

“La riduzione dei ghiacciai è una tematica sempre più stringente e il CAI è in prima fila, accanto alla scienza, per accrescere la consapevolezza sulla gravità della crisi climatica e per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di porre l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità al centro delle proprie politiche”, ha affermato Antonio Montani, Presidente Generale del Club Alpino Italiano.

La missione sul K2 sarà organizzata dall’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’Università Ca’ Foscari Venezia, con il supporto della Environmental Protection Agency del Gilgit-Baltistan, della Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia e del Ministero dell’Università e della Ricerca.

La spedizione partirà dall’Italia a metà giugno e durerà circa 40 giorni, con 10 giorni di attività di ricerca in campo.

Fonte: https://www.caitorino.it/news/2024/04/18/il-progetto-k2-70-del-cai-promuove-la-prima-missione-glaciologica-sul-k2/

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