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Un viaggio alla scoperta delle meraviglie nascoste della terra

Con l’arrivo della primavera, si rinnova l’appuntamento con l’esplorazione del mondo sotterraneo. Le scuole di speleologia del Club Alpino Italiano (CAI) e della Società Speleologica Italiana (SSI) hanno inaugurato la stagione dei corsi di speleologia, offrendo a tutti gli appassionati l’opportunità di avvicinarsi a questa disciplina affascinante e complessa.

La speleologia, che studia gli ambienti ipogei naturali come grotte e caverne, non è solo una scienza ma anche uno sport che richiede preparazione fisica e mentale.

I corsi proposti dalle due istituzioni sono strutturati per fornire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per esplorare in sicurezza questi ambienti unici.

Partecipare a un corso di speleologia significa imparare a muoversi nel buio, a orientarsi in ambienti sconosciuti, a utilizzare l’attrezzatura specifica e, soprattutto, a rispettare la natura e l’ambiente che ci circonda.

È anche un’occasione per socializzare, condividere esperienze e creare legami con altre persone che condividono la stessa passione per l’avventura e la scoperta.

I corsi sono aperti a tutti, dai principianti agli esperti, e sono tenuti da istruttori qualificati che accompagnano i partecipanti in un percorso di crescita personale e collettiva.

Attraverso lezioni teoriche e uscite pratiche, i corsisti potranno acquisire le competenze necessarie per diventare speleologi consapevoli e responsabili.

Le date e le sedi dei corsi sono variabili, per venire incontro alle esigenze di tutti. Qui di seguito le locandine dei prossimi corsi in giro per l’Italia.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare le locandine disponibili presso le sedi del CAI e della SSI, oppure visitare i loro siti web ufficiali.

I contatti per l’iscrizione e le richieste di informazioni sono facilmente reperibili online.

In un periodo in cui l’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità è sempre più importante, la speleologia si propone come un’attività che permette di esplorare e conoscere il patrimonio naturale del nostro paese, promuovendo al contempo la sua tutela e conservazione.

Questo è un invito a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza formativa unica, che combina sport, scienza e rispetto per la natura.

I corsi di speleologia rappresentano un’opportunità per imparare e crescere, per sfidare se stessi e per esplorare le profondità nascoste del nostro territorio.

L’articolo Esplorare il Sottosuolo: Al via i Corsi di Speleologia del CAI e della Società Speleologica Italiana proviene da Scintilena.

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Comunicato CNSAS delle 00:14 del 24 Marzo 2024

È stato accompagnato fuori dalla grotta lo speleologo infortunatosi a seguito del distacco di un masso all’interno del Buso della Pisatela sul Monte Faedo.

Quando la squadra sanitaria del CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che comprendeva un medico e un infermiere, ha raggiunto il 41enne di Schio (VI) ha potuto fortunatamente constatare che le sue condizioni non erano preoccupanti.

L’uomo, che si trovava secondo di cordata, è precipitato poiché si è staccata la roccia su cui si trovava fissato l’ancoraggio a cui era assicurato.

Le cause sono ancora al vaglio, ma probabilmente non è stato colpito direttamente, bensì ha sbattuto la testa nel volo.

In un primo tempo aveva perso conoscenza, poi ripresa, ed era in stato confusionale all’arrivo dei soccorsi.

È stato subito collaborativo e in grado di camminare autonomamente.

Il suo compagno rimasto bloccato sul terrazzino soprastante dopo che si era recisa la corda, è stato fatto scendere e portato all’uscita assieme al terzo speleologo restato a far compagnia al ferito.

Entrambi sono usciti, illesi, alle 20.30 di ieri sera.

Una ventina di soccorritori hanno lavorato all’interno della grotta suborizzontale, per attrezzare i tratti verticali e sollevare l’infortunato.

L’uomo è stato seguito costantemente dai sanitari, che hanno valutato non fosse necessario l’utilizzo della barella.

Dopo avergli fatto indossare la muta, è stato superato il tratto più stretto e bagnato fino a un’ampia sala, dove è seguita una pausa e sono state verificate ancora le sue buone condizioni.

Lo speleologo è stato infine accompagnato superando i tratti verticali per contrappeso fino all’uscita.

Al campo base erano presenti altri venti soccorritori, con ulteriori medico e un’infermiera.

All’intervento hanno preso parte soccorritori provenienti da tutta la VI Delegazione Speleologica del CNSAS del Veneto, compresi i disostruttori in caso fosse stato necessario utilizzare microcariche per allargare passaggi stretti.

Sono arrivati in supporto tecnici del Soccorso speleo dal Trentino Alto Adige e dal Friuli Venezia Giulia, con due disostruttori.

Era in movimento anche la Commissione nazionale disostruzione.

L’utilizzo degli esplosivi non è poi avvenuto, dato che non è stata usata la barella.

Presenti anche i Vigili del fuoco, la Protezione civile di Monte di Malo e i Carabinieri, che hanno scortato l’esplosivo dal deposito.

Alle 23.50 l’infortunato è stato affidato per gli opportuni controlli all’ambulanza di Vicenza.

Sul posto anche il sindaco di Monte di Malo.

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Un intervento tempestivo è in corso per soccorrere lo speleologo colpito da un distacco di roccia

Vicenza, 23 marzo – Un incidente si è verificato oggi all’interno della grotta del Buso della Pisatela, situata nella provincia di Vicenza. Un distacco di roccia ha colpito uno speleologo.

L’incidente è avvenuto intorno alle ore 12, e immediatamente è stato richiesto l’intervento del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

Il CNSAS, noto per la sua efficienza e prontezza nelle operazioni di soccorso, è attualmente impegnato nelle operazioni di recupero.

Le squadre di soccorso, dotate di attrezzature specializzate per il salvataggio in ambienti sotterranei, stanno lavorando per garantire la sicurezza dell’individuo ferito e del team di soccorso.

La grotta del Buso della Pisatela è una delle molte cavità naturali presenti nella regione e, come tale, è frequentata da speleologi esperti.

Nonostante la natura imprevedibile dell’incidente, le autorità locali e gli organizzatori di escursioni speleologiche ribadiscono l’importanza della preparazione e dell’addestramento adeguati prima di intraprendere tali attività.

La formazione continua e l’uso di attrezzature adeguate sono essenziali per prevenire incidenti e garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.

Il CNSAS continua a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti sulle condizioni dello speleologo e sullo svolgimento delle operazioni di soccorso.

La comunità speleologica esprime solidarietà verso lo speleologo ferito e fiducia nelle capacità del CNSAS di gestire la situazione con professionalità e cura.

I tempi previsti sono lunghi

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Dalla pagina Facebook del CNSAS Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Veneto – aggiornamento del 23 Marzo pomeriggio.

Un masso ha investito uno spelelologo colpendolo alla testa nella Grotta della Pisatela sul Monte Faedo.

Al momento sono in corso le lunghe operazioni per il recupero, sul posto gli speleologi della VI Delegazione Speleo Veneta.

Dalle prime informazioni, durante un’esplorazione da parte di un gruppo di speleologi, nella risalita del ramo secondario Carpe Diem in un tratto fossile, al secondo di cordata si è staccata la porzione di roccia a cui era fissato l’ancoraggio, che lo ha fatto cadere colpendolo alla testa.

L’uomo, inizialmente incosciente, si è poi ripreso, pur in stato confusionale, con lui è restato uno dei compagni, mentre un terzo è uscito a dare l’allarme.

Un quarto speleologo, che era a capo della cordata, è rimasto in alto bloccato su un terrazzino dopo che la corda è stata tranciata dalla scarica di sassi.

L’allarme è scattato poco prima delle 13, sul Monte Faedo, sopra il Buso della Rana, sono state fatte arrivare le squadre della VI Delegazione speleo del Veneto, che hanno allestito il campo base, mentre si sono mossi operatori dal Trentino Alto Adige e sono in preallerta gli speleo di Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia.

Il luogo dell’incidente dovrebbe trovarsi a 45 minuti dall’ingresso e sull’infortunato si è portata la squadra sanitaria.

Una volta valutate le sue condizioni, sarà decisa la modalità del trasporto che potrebbe richiedere lunghe ore, qualora sia necessario imbarellarlo.

Una seconda squadra ha steso il cavo del telefono per garantire le comunicazioni con l’interno.

È già stato attivato il protocollo esplosivi con la Prefettura in caso sia necessario disostruire passaggi troppo stretti.

Sul posto sono presenti anche i Carabinieri e i Vigili del Fuoco.

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SpeleoLAB: condividere e realizzare iniziative per lo studio delle acque carsiche

Oggi 22 marzo 2024, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, in occasione delle celebrazioni per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2024, l’associazione SpeleoLAB organizza un seminario online dal titolo “SpeleoLAB: condividere e realizzare iniziative per lo studio delle acque carsiche”, per illustrare alcuni progetti di ricerca condivisi tra speleologi italiani e di oltre confine.

La Giornata Mondiale dell’Acqua

Quest’anno, il tema scelto per riflettere sull’importanza vitale delle risorse idriche è “L’acqua per la pace”, con l’intento di esplorare come una gestione equa e sostenibile dell’acqua possa favorire la pace e la cooperazione tra le nazioni.

Il seminario si propone di offrire una panoramica sulle tecniche e gli studi legati all’idrogeologia carsica, un campo di ricerca fondamentale per la comprensione e la tutela delle acque sotterranee.

Esperti del settore, tra cui speleologi e ricercatori, si confronteranno su temi di rilevanza internazionale, condividendo esperienze e risultati di progetti di ricerca transfrontalieri.

Il programma del seminario prevede interventi di spicco:

• Rino Semeraro presenterà le attività del Laboratorio SpeleoLAB, un centro di eccellenza per lo studio delle acque carsiche.
• Riccardo Corazzi discuterà i dettagli del “TracerKanin Project”, un’iniziativa di ricerca che ha come obiettivo la mappatura e l’analisi delle acque sotterranee.
• Maurizio Comar illustrerà l’offerta formativa di SpeleoLAB, con particolare attenzione ai corsi di tracciamento e geomorfologia carsica.
• Sergio Dambrosi condividerà gli obiettivi e i progressi del “Progetto Acqua Negra”, volto a studiare e proteggere le risorse idriche in aree di particolare interesse speleologico.

La moderazione dell’evento sarà affidata a Laura Sanna, che guiderà il dibattito e le sessioni di domande e risposte.

Il seminario sarà accessibile online tramite Microsoft Teams il 22 marzo dalle ore 19:00 alle ore 20:00, permettendo a partecipanti on line di unirsi alla discussione e di contribuire al dialogo globale sull’acqua come risorsa condivisa e come potenziale strumento di pace.

L’evento si rivolge a un pubblico di specialisti e appassionati del settore, ma è aperto anche a chiunque sia interessato a comprendere meglio le dinamiche che regolano le acque sotterranee e il loro impatto sulle relazioni internazionali.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti previa registrazione attraverso il link fornito dall’organizzazione.

Microsoft Teams meeting

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Meeting ID: 363 519 308 868
Passcode: ACyXcz

L’articolo Acque Sotterranee: Vettori di Pace e Conoscenza proviene da Scintilena.

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Mercoledì 20 marzo, alle ore 21:15, la sede del Club Alpino Italiano (CAI) di Varese, situata in Via Speri della Chiesa 12, ospiterà un evento di particolare interesse per gli appassionati di speleologia e geologia.

Durante la terza serata della rassegna “Dalla parte delle radici“, Francesco Merisio dello Speleo Club Orobico presenterà i dettagli di una recente scoperta: l’Abisso Borsellino.

Questa cavità, emersa nelle miniere di Dossena, è stata esplorata e documentata da un gruppo di speleologi orobici, che hanno lavorato con dedizione e perseveranza.

La scoperta è stata inaspettata, poiché l’area carsica delle miniere di Dossena era considerata già ampiamente esplorata e conosciuta.

L’Abisso Borsellino si distingue per i suoi grandi vuoti e per la vastità di alcuni ambienti, caratteristiche inusuali per la zona.

Gli speleologi sono rimasti affascinati non solo dalla profondità della grotta, che ha superato quelle già note nel territorio, ma anche dalle sue peculiari caratteristiche geologiche.

L’evento è aperto a tutti, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

È un’opportunità per gli interessati di approfondire la conoscenza del sottosuolo della regione e di apprezzare il lavoro degli speleologi, che continuano a esplorare e a portare alla luce nuovi aspetti del nostro pianeta.

Il GSV Gruppo Speleologico CAI Varese invita la comunità a partecipare a questa serata di divulgazione e scoperta.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la sede del CAI Varese.

L’esplorazione dell’Abisso Borsellino rappresenta un significativo contributo alla comprensione del paesaggio carsico e alla valorizzazione del patrimonio naturale sotterraneo.

La serata promette di essere un’occasione di apprendimento e di condivisione per tutti coloro che sono affascinati dal mondo nascosto sotto i nostri piedi.

L’articolo L’ Esplorazione dell’Abisso Borsellino a Dossena. Una serata di scoperte geologiche presso il CAI Varese proviene da Scintilena.

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